BerroAnnotazioni/Tomo3/Libro1/Cap36

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Cap. 36 Strapazzi fatti a Nostri in Fanano

Nella Provincia di Toscana significai sopra esser la prima fonda-tione fattavi la casa delle Scuole Pie di Fanano terra assai nobile nel modenese, della quale fu fondatore il V.P. Paolo dell'Assonta quarto Assistente Generale, e compagno del N.V.P. Fondatore, nativo di detta terra detto nel secolo il Capitano Otonello Ottonelli che fu già Capitano generale dell'Altezza Ser.ma di Ferrara e Modena, al quale essendo anche amogliato e con più figliuoli dell'uno e dell'altro sesso, fu da S. Filippo Neri nel luogo di S. Onofrio di Roma profettizato che doveva essere sacerdote.

Fondò donque questa casa del suo, lasciandola anche ben provista del necessario e molto stimata per quella parte, e però vi è sempre stato una famiglia numerosa de' nostri Religiosi, a noi anche lasciò un hospitio in Modena, o sia un luogo particolare nell'hospidale di Modena, dove li nostri possono stare quanto li piace, e sono trattati con gran carità. Fondò anche un monasterio di religiose vergini nel detto luogo di Fanano sotto la prima Regula di S. Chiara, e le dotò con obligo che fossero del medesimo luogo, et si è osservato, che non havendo le qualità lasciate dal N.V.P. Paolo fondatore di quello, o non vi campano luongo tempo, o vi vivono travagliatissime. Li suoi figli maschi sono sempre andati di bene in meglio, et cresciuti in gradi sebene esso li levò quanto potè levarli, essendo dopo la sua morte divenuti delli primi nella corte dell'Altezza Ser.ma di Modena, con essere Magiordomo del Palazzo Residente per S. Altezza in Roma e Napoli, et Ambasciatore in Spagna appresso del Re Catolico.

Hor in questa casa dopo la publicatione del Breve di Papa Innocenzo X li nostri Religiosi per la parte temporale non patirono mai cosa notabile perchè erano padroni di quanto havevano questi Ul.mi Sig. Ottonelli, quali anche li diffendevano non poco nelli tribunali tanto ecclesiastici, come secolari, et se in qualche cosa venivano dagli Ecclesiastici aggravati scrivendo in Roma e noi altri, subbito si accomodava, perchè essendo suggetti li nostri all'abbate di Nonantola, parlandone qui con l'Auditore dell'Em.o Cardinale Antonio Barberini, subbito ogni cosa si aggiustava, essendo che S. Em.a era Abbate di Nonantola, alla quale jurisditione è sogetto Fanano in riguardo del spirituale.

Mons. Ill.mo e R.mo di Modena, al quale bisognava ricorrere per l'ordinationi, strapazzava assaissimo (si tiene fosse come Giesuito in voto) et però non solo non voleva ordinare li nostri sub titulo paupertatis vel Congregationis come quelli che vivevan fra noi, et eran professi di voti solenni, e non valevano dottrine né altro; ma in oltre havendo il patrimonio non li voleva ordinare se non deponevano il nostro ven. habito e pigliavano quello di Prete secolare, e sebene se li fece scrivere e parlare da persone di qualità, ed anche se li fecero vedere delli Brevi spediti per l'ordinatione in tribus diebus festivis, nelli quali il Sommo Pontefice voleva che tenissero il nostro habito, mai si appagò.

Notas