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Questa Provincia delle Scuole Pie tiene luogo e posto principale nelle due prime città di detta Isola e Regno, cioè in Palermo nella strada di Machera, et è una casa regulare tutta da fondamenti con claustro, et vi è partamento con cortile separato per li novitii. In Messina habitano li nostri Padri nella strada de Merciari nel corso non molto longi dalla chiesa parochiale di S. Luca, hanno con tutto ciò un giardinetto con acqua in casa. Vi sarebbono stati altri luoghi, e particolarmente la città di Mazzara della quale era Vescovo l'Em.o Spinola Santa Cecilia, et io per primo vi andai a vederlo. La morte di S. Em. impedì il tutto. La città di Piazza, anche, con Castelvetra-no, e le città episcopali di Patti e Cefalù fecero non ordinaria diligenza per havere le Scuole Pie, ma sino ad hora si sta solamente in dette due primarie città. | Questa Provincia delle Scuole Pie tiene luogo e posto principale nelle due prime città di detta Isola e Regno, cioè in Palermo nella strada di Machera, et è una casa regulare tutta da fondamenti con claustro, et vi è partamento con cortile separato per li novitii. In Messina habitano li nostri Padri nella strada de Merciari nel corso non molto longi dalla chiesa parochiale di S. Luca, hanno con tutto ciò un giardinetto con acqua in casa. Vi sarebbono stati altri luoghi, e particolarmente la città di Mazzara della quale era Vescovo l'Em.o Spinola Santa Cecilia, et io per primo vi andai a vederlo. La morte di S. Em. impedì il tutto. La città di Piazza, anche, con Castelvetra-no, e le città episcopali di Patti e Cefalù fecero non ordinaria diligenza per havere le Scuole Pie, ma sino ad hora si sta solamente in dette due primarie città. |
Última revisión de 17:34 27 oct 2014
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Cap. 40 Provincia di Sicilia
Questa Provincia delle Scuole Pie tiene luogo e posto principale nelle due prime città di detta Isola e Regno, cioè in Palermo nella strada di Machera, et è una casa regulare tutta da fondamenti con claustro, et vi è partamento con cortile separato per li novitii. In Messina habitano li nostri Padri nella strada de Merciari nel corso non molto longi dalla chiesa parochiale di S. Luca, hanno con tutto ciò un giardinetto con acqua in casa. Vi sarebbono stati altri luoghi, e particolarmente la città di Mazzara della quale era Vescovo l'Em.o Spinola Santa Cecilia, et io per primo vi andai a vederlo. La morte di S. Em. impedì il tutto. La città di Piazza, anche, con Castelvetra-no, e le città episcopali di Patti e Cefalù fecero non ordinaria diligenza per havere le Scuole Pie, ma sino ad hora si sta solamente in dette due primarie città.
Essendosi letto in Roma il Breve reduttivo di Religione in Con-gregatione di Papa Innocenzo X, l'Hl.mo e R.mo Mons. Aloisi Ca-meros giudice della Monarchia in detto Regno, prese li nostri Religiosi tutti sotto la sua protettione, e non permisse mai che li Arcivescovi vi ponessero le mani sopra; ma vorse che sempre fussero da tutti stimati per veri Religiosi, e per tali li mantenne sempre sino che Papa Alessandro 7 ci fece la gratia dell'integratione.
Non cessò però il commune inimico per mezzo anche di huo-mini di far guerra a questi poveri e pochi Religiosi nostri, ancorché divisi dalla terra e circondati dal mare. Perchè in comparendo in Palermo quel già sopranominato P. Ferdinando di S. Gieronimo, che spogliato in Roma vendette il nostro sacro habito agli hebrei, con croce di Cavaliere di Malta, contò tanti spropositi suggeritili dal demonio, che confuse li nostri, e piantò in alcuni gran tentatione di uscire di Religione, come in effetto fecero più sacerdoti:
il P. Francesco di S. Vincenzo sotto pretesto di aggiutare suo padre;
il P. Francesco del SS.mo figlio del noto Michiel Greco;
il P. Carlo di S. Gioseppe di casa Fossati milanese;
il P. Carlo di S. Francesco Petru messinese nobile;
il P. Alessandro di S. Ludovico Fornari palermitano;
li P.P. Silvestro di S. ... e Antonio di S. Rocco fratelli carnali palermitani;
il P. Vincenzo di S. Francesco palermitano che poi ritornò; il P. Filippo della Nuntiata palermitano; il P. Bernardo di S. ... Testaini nel secolo.
Vi furono anche alcuni fr.lli operarli et parmi altri sacerdoti e clerici, ma hora non mi ricordo il nome, siche quelle case restarono prive di più sogetti, ma chi restò, tanto infervorato nel servire a S.D.M. per mezzo del nostro Istituto, che facevano stupire il Regno tutto, essendo che anche di altre persequtioni non eran privi. Furono però sempre consolati et aiutati dal detto Ill.mo e R.mo Giudice della Monarchia, et anche dalli M. RR.PP. Dominicani e Teatini, come dalle medesime città, che benissimo conoscevano dove era nata la nostra depressione e redutione.